Datalogic è attiva nell’individuazione delle linee di finanziamento più idonee e disponibili, a livello regionale, nazionale ed europeo, per co-finanziare le proprie attività di ricerca e sviluppo. Attraverso il monitoraggio sistematico delle opportunità offerte dal programma europeo Horizon 2020 e dai Programmi operativi, sia nazionali (PON) che regionali (POR), l’azienda intende presidiare e partecipare ai momenti di più alto dialogo tecnologico, a livello nazionale ed europeo. Definendo il ruolo che di volta in volta può assumere all’interno dei sottoprogrammi (coordinatore, end user, sviluppatore di tecnologie, etc.), Datalogic intende sostenere la ricerca sull’innovazione, la creazione di poli tecnologici e conseguente aumento dei posti di lavoro, la competitività propria e del sistema, la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del mercato di riferimento. I fondi principali di co-finanziamento che permettono all’azienda di perseguire la propria politica di investimento nei campi dell’innovazione e dell’agenda digitale sono il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il Fondo sociale europeo (FSE). Di seguito i progetti cui l’azienda ha preso parte.
Datalogic, leader mondiale nei settori dell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione industriale e produttore di lettori di codici a barre, mobile computer, sensori per la rilevazione, misura e sicurezza, sistemi di visione e marcatura laser, ha ottenuto 846.000 Euro di contributo per attività di Ricerca & Sviluppo nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna (POR FESR 2014-2020). Il progetto presentato da Datalogic, denominato AIDA (Automazione Industriale aDattativA attraverso sistemi di visione cyber-fisici), si è classificato nella prima posizione della graduatoria della “tipologia B” che prevede attività di ricerca e sviluppo rivolte a introdurre sul mercato nuovi prodotti o servizi, o adottare nuove tecnologie produttive che prevedano nuovi investimenti e ampliamenti produttivi sul territorio regionale e impatto su nuova occupazione nell’ambito della filiera di riferimento.
La forte diffusione di tecnologie digitali delle nostre fabbriche è ormai un dato di fatto, ma i recenti sviluppi intercettati dalle varie iniziative per l’Industria 4.0, hanno introdotto un elemento nuovo: il cyber-phisical system (CPS), ovvero l’integrazione di dispositivi fisici e informatici non più al livello della singola macchina ma a livello dell’intera fabbrica o, addirittura, dell’intera filiera.
Il passaggio richiede un vero e proprio cambio di mentalità. I prodotti destinati all’automazione industriale devono nascere per “lavorare in gruppo”. Devono essere performanti e flessibili per adattarsi a diverse condizioni di lavoro, saper comunicare con protocolli standard anche con prodotti di altri venditori e fornire tutte quelle informazioni aggiuntive che servono per ottimizzare e rendere robusto il sistema.
Obiettivo del progetto AIDA era proprio quello di ripensare molti dei nostri prodotti in termini di CPS e di sviluppare le tecnologie necessarie allo scopo.
Fra i molti prodotti di Datalogic nell’ambito dell’automazione industriale, ci si è focalizzati su alcuni di essi per renderli sempre più aderenti ai nuovi paradigmi, in particolare: smart readers, vision sensors, vision systems e fotocellule e barriere di sicurezza.
I vari prototipi sviluppati all’interno di AIDA sono stati utilizzati per realizzare un dimostratore di CPS. Nel dimostratore tutti i dispositivi formano una rete e comunicano fra loro usando il protocollo standard OPC-UA.
Il progetto AIDA si inserisce a pieno titolo nell’orientamento tematico “Industria 4.0”, in quanto permetterà a Datalogic e alle aziende produttrici di soluzioni di automazione, verso le quali le tecnologie Datalogic si rivolgono, di attrezzarsi per rispondere alle sfide della manifattura avanzata in termini di interconnessione e sfruttamento delle potenzialità dei sistemi embedded.
Datalogic è capofila e coordinatore del consorzio nato per partecipare al bando del programma quadro europeo Horizon 2020 sulla " Effective Industrial Human-Robot Collaboration" con il progetto ROSSINI (RObot enhanced SenSing, INtelligence and actuation to Improve job quality in manufacturing).
Scopo del progetto ROSSINI è sviluppare una piattaforma hardware-software intrinsecamente sicura per la progettazione e l'implementazione di applicazioni di collaborazione uomo-robot (HRC) in ambito produttivo. Combinando tecnologie innovative di rilevamento e identificazione, attuazione e controllo (sviluppate da grandi stakeholder industriali, leader mondiali nella propria tecnologia e nel proprio mercato di riferimento) e integrandole in un ambiente di sviluppo aperto, la piattaforma ROSSINI consentirà di realizzare applicazioni HRC in cui robot e operatori umani diventeranno membri della stessa squadra, aumentando la qualità del lavoro, la flessibilità della produzione, l’efficienza e, di conseguenza, la produttività.
Gli obiettivi principali del progetto sono cinque:
Obiettivo del progetto NOLOSS è formare i futuri ingegneri per le sfide e le opportunità di progettazione fornite dalla moderna tecnologia ottica. Tali sfide includono la gestione dei fotoni senza perdita di potenza, la modellazione a livello di sistema, componenti e caratteristiche e il legame tra design e tecnologia. Oggi, i progetti ottici sono seguono approcci simili di ottica geometrica, ottica fisica e nano-fotonica. Tradizionalmente questi approcci sono collegati alle diverse dimensioni del sistema.
Un progetto per la produzione di applicazioni ottiche di prossima generazione richiede necessariamente di colmare il divario tra le diverse scale dimensionali e di considerare il progetto a livello olistico. Al centro ci sono i modelli di simulazione ottica sviluppati e utilizzati nella ricerca accademica e quello utilizzato per i progetti ottici nell'industria.
Stereo Camera Validation - SCaVa è il nome del progetto vinto da CRIT, centro di innovazione tecnologica con sede a Vignola (MO), e Datalogic, leader globale nei mercati dell'acquisizione automatica dei dati e dell'automazione industriale. Il progetto, della durata di 9 mesi, proporrà un metodo di validazione da applicare a 2 stereocamere, capaci di rilevare il braccio e il corpo di un operatore, affinché sia possibile testarle come parte di un sistema di protezione innovativo. Tale approccio rappresenta una chiave di volta nella validazione dell’interazione sicura tra robot e lavoratori in fabbrica.
SCaVa completa l’attività portata avanti all’interno di ROSSINI, progetto transnazionale sulla robotica collaborativa che vede entrambe le aziende coinvolte e nel quale Datalogic ha progettato e sviluppato una prima versione delle 2 stereocamere.
In Scava le stereocamere saranno testate in conformità con gli standard di sicurezza esistenti presso i laboratori di Datalogic, che verranno adattati secondo le metodologie offerte dal progetto COVR e in collaborazione con il STIIMA-CNR di Milano. Ciò permetterà inoltre di sviluppare un nuovo protocollo per testare e convalidare questi dispositivi, interpretando la normativa europea: un passo significativo per tutti gli attori impegnati nel settore della robotica collaborativa.
CRIT guiderà le attività di comunicazione e diffusione dei risultati raggiunti all’interno del progetto, promuovendoli nel mondo industriale e non, attraverso comunicazioni mirate e l’organizzazione di webinar o working group con il coinvolgimento dei partner di ROSSINI e COVR.
SCaVa è finanziato all’interno dei COVR Awards, bando promosso dal progetto COVR e finanziato dal Programma Horizon 2020, coordinato dal Danish Technology Institute e partecipato dal STIIMA-CNR. Il progetto affronta il tema della sicurezza dei robot collaborativi (cobot) in ambiente industriale e mira a sviluppare strumenti e metodologie per testare / misurare / validare l’impiego di cobot in conformità con gli standard di sicurezza esistenti.
Datalogic, leader tecnologico globale nei mercati dell'acquisizione automatica dei dati e dell'automazione di fabbrica, ha beneficiato di un finanziamento regionale (Accordo regionale di insediamento e sviluppo delle Imprese – Legge Regionale n.14/2014 - Emilia-Romagna) da 921.071,00 euro per sviluppare nuovi prodotti di visione artificiale e marcatura laser orientati alla massima flessibilità, usabilità, adattabilità ed ecosostenibilità.
Il progetto FLUTE ha posto le basi tecnologiche per una nuova generazione di sistemi di visione che risponde efficacemente alle nuove sfide della manifattura avanzata. Sono stati sperimentati servizi e algoritmi di intelligenza artificiale per l’auto-configurazione del sistema, per una migliore esperienza utente, facilità di installazione e d’uso. Inoltre Flute ha permesso di indagare tecniche innovative di marcatura laser con basso impatto ambientale rispetto alle stampanti a getto d’inchiostro.
Le attività del progetto hanno portato alla realizzazione di una serie di prototipi e dimostratori tecnologici.
Datalogic Srl (capofila) e Datalogic IP Tech Srl hanno sottoscritto con il Ministero dello Sviluppo Economico un Accordo per l’Innovazione, ai sensi del DM 5 marzo 2018 – Capo II, che prevede la realizzazione di un progetto di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale finanziato da contributi di Euro 3.181.419,88. Il progetto MUSE (Mobile compUter & Scan Engine) ha contribuito a definire una soluzione innovativa e altamente competitiva in grado di offrire a system integrator e utenti finali una nuova generazione di Mobile Computers e Scan Engines per implementare la trasformazione digitale della e garantire una tracciabilità univoca di materie prime, componenti e prodotti in tutti i passaggi che compongono la catena del valore. In questo senso Mobile Computer e Scan Engine rappresentano soluzioni abilitanti per una logistica della produzione orientata alla qualità e alle strategie di produzione a zero difetti (Zero Defect).
Per Datalogic IP TECH Srl, i principali risultati raggiunti nel progetto sono stati:
Per Datalogic Srl, i principali risultati raggiunti nel progetto sono stati:
Con il sostegno finanziario dell’Unione Europea – FESR, PON Imprese e Competitività 2014-2020 per un importo superiore a 500.000 euro.
Nell'era dell'Industria 4.0, le infrastrutture di tecnologia operativa (OT) sono sempre più interconnesse e richiedono una gestione accurata per garantire l'efficienza operativa e l'integrità dei dati. Per soddisfare queste esigenze, Datalogic, in collaborazione con MADE, ha avviato un innovativo progetto finanziato da European Union – Next Generation EU. Questo progetto comprende una valutazione completa della Cyber Security OT in conformità agli standard IEC 62443, in particolare IEC 62443-2-4 e IEC 62443-3-3.
Attraverso questa valutazione, Datalogic sta allineando la propria infrastruttura OT alle migliore pratiche internazionali, promuovendo il miglioramento continuo e rafforzando la resilienza dei propri processi operativi.